Quanti soldi servono per essere liberi?
Quando ho deciso di mettermi in proprio, il primo problema da affrontare è stato il fatto che non avessi soldi da parte.
Letteralmente era un periodo in cui riuscivo a spendere tutto (senza figli, pensa), andando un paio di volte in rosso sul conto.
Era un periodo di assoluta ignoranza finanziaria (tant’è che il conto era alle Poste) e la prima cosa da fare era capire come gestire i miei soldi.
Studiai di tutto finché non mi imbattei in un concetto affascinante: il FIRE!

Financial independence retire early, ovvero metti da parte abbastanza soldi da andare in pensione prima.
Iniziai a farmi mille calcoli, il trucco sembrava mettere da parte abbastanza per fargli rendere quanto mi servisse per vivere, con la famosa regola del 4%.
Esempio: arrivo a mezzo milione di euro da parte, lo investo così mi rende ogni anno 20k € (il 4% appunto) e senza fare niente avrò uno stipendio da 1600 euro al mese!
Ovviamente studiando capii che non era così semplice: inflazione, volatilità dei mercati, grandi crisi..
Poi mezzo milione, guadagnando da professionista, richiede tempo.
Fatto sta che, nonostante queste difficoltà, inizia un piano sul medio-lungo termine per arrivarci.
Poi successero due cose quasi in contemporanea: la pandemia e la nascita di mio figlio.
E tutte le mie priorità cambiarono.
Aveva davvero senso investire tutte le mie energie per mettere soldi da parte per poi UN DOMANI avere dei soldi per fare niente?
Questo voleva dire in sostanza due cose: lavorare un sacco per anni e anni e non vivere pienamente gli splendidi anni dell’infanzia di mio figlio.

Fast-forward a oggi, 6 anni dopo.
Ho smesso da tempo a immaginarmi in fire, ma soprattutto ho smesso di desiderarlo: non mi interessa non fare niente.
Ho investito tanti soldi in viaggi: tanti mesi in Asia, in Grecia, Portogallo, dei ricordi fantastici.
Ho investito una bella somma (e un burnout) per comprare il camper, e già dopo un anno mi ha regalato dei momenti indimenticabili.
Questo vuol dire che spendo tutto senza preoccuparmi del domani? No.
Ho abbastanza soldi in banca (non più alle Poste) per vivere sereno e poter non lavorare qualche mese quando serve.
Intendiamoci, non sono molti soldi, ma quanto serve per dormire tranquilli.
Non per andare in pensione, se non per pochi giorni :)
Ho imparato quanto mi basta sugli investimenti per avere un portafoglio pigro, che alimento lentamente e che mi permette di creare un minimo di sicurezza per il futuro (compound b**ch!).
Non ho grossi debiti e non ho in progetto di farne.
Non lavoro full time, non prendo lavori che odio (o ci provo), evito le persone con cui non voglio avere a che fare.
Quando mi servono più soldi, non tocco i risparmi ma cerco progetti per aumentare temporaneamente le entrate.
E come li trovo questi progetti? Creando tante cose che mi piacciono per entrare in contatto con gente che mi piace: qualcosa salta sempre fuori.
Ora sia chiaro, sono sicuro che sia il piano più inefficiente e meno ambizioso economicamente che esista.
Ho imparato abbastanza di finanza personale per sapere che sto sbagliando in n-mila modi.
Eppure sono soddisfatto, dormo sereno e mi sento la persona più fortunata dell’universo.
E poi chi ha detto che non possa focalizzarmi sui guadagni una volta che mio figlio non sarà cresciuto?
Questo è un concetto interessante che mi ha insegnato una persona che stimo molto, aumentare le proprie competenze per usarle in una stagione diversa della propria vita.
Te ne parlo un’altra volta.