Premeditatio malorum: e se dovessi fallire miseramente?

Da freelance sono ormai anni che ho imparato a immaginare lo scenario peggiore.

Cosa succede se rimango senza clienti?

Se ci metto troppo a trovarne di nuovi?

E le paure si aggiornano: l’AI mi sostituirà?

Quella che ho imparato gli stoici chiamano premeditatio malorum, premeditazione dei mali, per me è stata una necessità.

E pare che razionalizzare nei dettagli in che modo le cose potrebbero andare male, non solo fa bene ma fa passare l’ansia.

Ma perché fa bene farsi sti viaggi mentali?

Non bisogna sempre essere ottimisti e visualizzare che le cose vadano bene, anzi alla grande?

Facciamo un esempio: io più giovane che ho paura di licenziarmi per diventare freelance perché poi rimango senza soldi.

Il rimanere senza soldi è un caso reale? Quante possibilità ci sono che io finisca letteralmente tutti i soldi?

Questo presuppone non solo che darò fondo a tutti i risparmi, ma che nel momento della crisi più nera non trovi nessuno che mi aiuti o finalmente uno straccio di cliente.

E anche dovesse accadere, cosa succede dopo? Dovrei morire di fame?

In un paese come l’Italia è un caso abbastanza remoto, vuoi per la rete sociale che culturalmente abbiamo (mia madre lo avrebbe mai permesso?) vuoi per uno stato assistenzialista.

E potrei fare lo stesso discorso per cose ben più gravi, come una malattia o la morte.

I benefici di fare questo tipo di razionalizzazione sulle cose che sto facendo ora (provo a lavorare solo su progetti miei), sono almeno di tre tipi.

Il primo è che ho accettato che le cose possano andare nel peggiore dei modi, quindi vivo le cose che faccio con molta meno paura.

Il secondo è che mi sono reso conto di quanto il caso peggiore non sia così spaventoso, se lo provo a visualizzare le possibilità di cavarmela in qualche modo sono molte di più di quanto pensassi.

Ultima cosa, immaginando lo scenario peggiore ho anche capito cosa vorrei avere come condizione preliminare.

Esempio: se rimango senza clienti vorrei avere molti contatti e aver risparmiato abbastanza per avere tempo a disposizione.

Quindi so meglio cosa è importante fare ora, in attesa che il disastro si avveri.

Se la prima cosa che hai pensato è si vabbè, ma la realtà poi è diversa prova a immaginarla nel dettaglio: io sono rimasto molto stupito, in positivo, di come fosse poco diversa.