Uscire dalla bolla tech

Non so come sia arrivato qui a scriverti oggi, dopo che ieri ci ho messo 9 ore da Senigallia a Torino tra treni soppressi, persone investite sui binari e treni ad altà velocità andare ai 30 all’ora per guasto.

Basta immergersi nel paese reale per rendersi conto di due cose: l’Italia sta messa malino e la nostra bolla digital è solo una frazione del resto del mondo.

Questo mi scatena due ragionamenti: prendere in considerazione un futuro in un paese diverso e osservare il mondo alla ricerca di opportunità.

Tralasciando il primo ragionamento (per oggi..), la ricerca opportunità per me ora è collegata alla voglia di creare prodotti digitali per conto mio.

E se c’è una cosa che ho imparato dai vari tentativi fatti nel tempo, la cosa più importante di tutte è sempre risolvere problemi reali.

Ma non posso limitarmi ai miei di problemi, che mi limiterebbero a soluzioni B2C (in quanto utente) o al limite a soluzioni per programmatori e freelance (la mia sfera).

Anche le persone che seguo sono immerse nello stesso mondo, e questo col tempo ha sempre limitato la mia visione nel pensare di creare prodotti.

Per questo sto partendo su progetti miei con occhi nuovi, cercando di portare avanti sia soluzioni per me (strada facile) sia soluzioni nuove (strada nuova): ne parlo nel video uscito ieri.

Come vedi ragiono in maniera basica, probabilmente a molti esperti di marketing e impresa fa sorridere come arrivi lentamente a cose per loro banali.

Però la cosa buona è che è un processo organico, capisco e immagazzino concetti che poi posso applicare concretamente: solo a leggerli nei libri capisco e butto via.

Ma così come condivido il mio percorso da niubbo, sto davvero apprezzando e imparando da chi mi legge e ha voglia di darmi le dritte di chi ste cose le mastica da tempo.